ABC del diritto di protezione del minore e dell’ adulto

 
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Rapporto sulla situazione dell’interessato e sull’esercizio della curatela («Rechenschaftsbericht»)

Almeno ogni due anni i curatori devono consegnare all' ARP un rapporto in cui evidenziano i punti di forza e le difficoltà della persona interessata (art. 411 CC). Il rapporto deve essere formulato in modo concreto e sensibile. Se il curatore si occupa anche delle finanze dell'interessato, deve fornire un rendiconto del suo reddito e del suo patrimonio. Il curatore dovrebbe inoltre indicare il motivo della misura, il mandato e gli obiettivi dell’accompagnamento della persona interessata, nonché la natura e la frequenza dei contatti tra di loro. Il curatore dovrebbe anche fare una prognosi in merito alla continuazione della misura, chiedendone eventualmente l’adeguamento o la revisione.
Sulla base di questo rapporto, l’ARP verifica se il curatore svolge correttamente il proprio lavoro ed esamina se il provvedimento può essere modificato o addirittura revocato. Se le persone interessate non sono d'accordo con il rapporto morale e il rendiconto, possono contestarli.

Rappresentante dei bambini («Kindesvertretung»)

Il rappresentante dei bambini o l'avvocato dei bambini rappresenta i bambini e gli adolescenti davanti alla Pretura e all’ARP (art. 314a CC, art. 290 del Codice di procedura civile). Li accompagna per la durata del procedimento, li informa attraverso le corrette modalità e fa in modo che i loro desideri siano presi in considerazione nelle decisioni e nella valutazione della loro situazione. La rappresentanza dei bambini viene ordinata in particolare quando i bambini e gli adolescenti non vengono ascoltati a sufficienza. Ciò può avvenire, ad esempio, in caso di separazione o divorzio, quando i figli vengono coinvolti nel conflitto.
I bambini e gli adolescenti che sono capaci di discernimento possono richiedere essi stessi una rappresentanza.


Relazioni personali («Persönlicher Verkehr»)

Se un genitore non vive più con i figli, ha comunque il diritto di avere contatti con loro e loro hanno il diritto di avere contatti con lui (art. 273 CC). Il Codice civile svizzero definisce questo come il diritto di conservare le relazioni personali. Ciò significa che sono autorizzati a farsi visita a vicenda (diritto di visita) e a telefonarsi, chattare o scriversi e-mail. Tuttavia, l'entità dei rapporti personali dipende dalle circostanze e dall'età del bambino. Man mano che il bambino cresce, anche le sue opinioni devono essere prese in maggiore considerazione.

Se ci sono problemi tra i genitori per quanto riguarda le relazioni personali, essi possono chiedere aiuto all’ARP. L’ARP può, ad esempio, regolare il diritto alle relazioni personali mediante una decisione. Se l'interesse superiore del bambino è a rischio, può limitare le relazioni personali o, se necessario, anche sospenderle.

Relazioni personali – diritti di visita («Besuchsrecht»)

Se, in seguito a una separazione, i genitori non vivono più insieme, il figlio e il genitore non affidatario hanno comunque diritto a mantenere delle relazioni personali (art. 273 CC). Il modo in cui queste relazioni devono essere organizzate è una questione che i genitori devono decidere tra di loro. Non importa se i genitori sono sposati. Se non riescono a trovare una soluzione amichevole, che sia nell'interesse del bambino, e se il supporto di specialisti o di una mediazione famigliare non è sufficiente a permettere una soluzione concordata, l’ARP stabilisce, su richiesta, dei diritti di visita.

Ricovero a scopo di assistenza («Fürsorgerische Unterbringung, FU»)

Con un ricovero a scopo di assistenza le persone interessate possono essere collocate in una clinica, in un ospedale o in una casa per anziani contro la loro volontà. Questa è una misura molto incisiva dei loro diritti e della loro libertà. Questo provvedimento può essere ordinato solo se un medico ha valutato che la persona interessata è un pericolo per se stessa e non può essere curata o assistita altrimenti. Questa misura deve essere proporzionale, corrispondere alle disposizioni stabilite dalla legge ed essere decretata in una procedura corretta. Se la persona interessata o una persona di fiducia non è d'accordo con la decisione del ricovero a scopo di assistenza, può inoltrare ricorso contro la decisione. In questo caso un tribunale riesamina la decisione. Il ricorso non deve necessariamente contenere una motivazione e il tribunale deve di solito prendere una decisione entro cinque giorni.

L'istituto che accoglie la persona interessata verifica regolarmente se la misura è ancora appropriata. Anche l’ARP lo fa regolarmente. Inoltre, l'interessato o una persona di fiducia può richiedere la dimissione in qualsiasi momento. Le persone interessate devono essere dimesse immediatamente se le condizioni per il collocamento non sono più date.

Ritardata/denegata giustizia («Rechtsverzögerung»)

La legge prevede che l'ARP o la Pretura non possano ritardare o rifiutare di prendere una decisione. In tal caso, la persona interessata può ricorrere all'autorità superiore (art. 29 cpv. 1 Cost. federale).

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